Con questo articolo di approfondimento, andiamo a trattare l’argomento della distorsione del ginocchio, tema di sicuro interesse per ogni sportivo
Gli allenamenti per chi pratica MMA sono ogni giorno molto duri e faticosi e, come per tutti gli sport da combattimento, l’attenzione al rinforzo di tutti i gruppi muscolari deve essere molto precisa.
Infatti ogni atleta, durante un incontro è sottoposto a movimenti in tutte le direzioni e il rischio di incorrere in un infortunio muscolare o articolare è davvero dietro l’angolo.
Tra i tanti modi per subire un infortunio, quello che forse è il più frequente è sicuramente la Distorsione del Ginocchio.
Ripassando un minimo di Anatomia, ricordiamo che l’articolazione del ginocchio è costituita dal rapporto articolare tra la parte distale del femore (condili femorali) e la parte prossimale della tibia (Piatto tibiale), oltre al supporto di un grande osso sesamoide chiamato Rotula. A Sostenere e stabilizzare questa articolazione il cui movimento fisiologico è la Flesso-Estensione, e una piccolissima Rotazione, troviamo una serie di legamenti extra-articolari (legamenti collaterali interni ed esterni e tendine rotuleo), e alcuni interni (legamenti crociati anteriore e posteriore). Il complesso articolare risulta essere rafforzato da una capsula articolare molto importante che avvolge come un manicotto tutto il ginocchio.
Oltre a queste strutture anatomiche troviamo una complessa rete di supporto costituita dalle strutture tendinee che si inseriscono in vari punti del ginocchio. Proprio le strutture tendinee, rivestono una grande importanza nella dinamica della traumatologia, in quanto durante i movimenti in vari gradi, devono essere allentate o contratte, in base al lavoro dei “Motori” che sono appunto i muscoli pertinenti.
Questo piccola digressione risulta essere importante, in quanto, rappresenta una grande risorsa, e un infortunio può ledere una o alcune di queste strutture, ricordando che non esiste limite alla “Fantasia Traumatologica”.
Per definizione una distorsione del ginocchio, è un movimento fuori il range di movimento fisiologico, del soggetto. Esistono distorsioni in estensione (iperestensione del ginocchio, con danno alla capsula posteriore), distorsioni in Varo o Valgo (movimento verso l’interno o l’esterno del ginocchio con lesione ai legamenti collaterali e distrazione dei tendini interessati), e infine distorsioni in rotazione (ovvero un movimento della tibia sul femore in rotazione eccessiva con danno ai legamenti interni come i crociati o i menischi).
Quindi, quando parliamo di distorsione al ginocchio, possiamo avere molti quadri differenti e sintomi e danni molto gravi, in base al meccanismo traumatico e sopratutto alla “Violenza” e forza del movimento traumatico.
Nelle MMA, generalmente può essere pericoloso uno spostamento laterale o una proiezione, oltre naturalmente ai danni a “terra”.
Il primo sintomo è certamente un grande dolore, improvviso, con impossibilità a poggiare a terra l’arto coinvolto. Talvolta alcuni atleti provano a “Stringere i denti” pur di non abbandonare un incontro… Tale possibilità, che dipende dal grado di dolore, rischia di peggiorare la situazione, in quanto potrebbero verificarsi delle rotture legamentose totali, quando magari in prima istanza era una lesione parziale.
Quasi immediatamente l’articolazione tende a gonfiarsi ed in alcuni casi compare un ematoma.
Il protocollo iniziale è quello che viene chiamato R.I.C.E:
Riposare il ginocchio ed immobilizzarlo
Ice: applicare del ghiaccio sull’articolazione per non più di 20-30 minuti
Comprimere il ginocchio con una fasciatura elastica
Elevare l’articolazione mettendola in scarico
Si procede con un valutazione ortopedica, per evidenziare tramite la Clinica quale distretto è stato coinvolto e quindi cercare di fare diagnosi. Talvolta il gonfiore e il dolore è marcato, per cui bisogna attendere qualche giorno per sottoporsi ad un esame strumentale complesso, come la risonanza o la Tac. In prima battuta, ricordiamo che è sempre buona norma fare un esame RX alla ricerca di eventuali fratture misconosciute.
In base al grado di lesione si inizia sempre un protocollo riabilitativo personalizzato, i cui obiettivi vanno scelti assieme al medico ortopedico. Generalmente, durante i primi 15 giorni, si applicheranno degli strumenti per ridurre l’edema (gonfiore) e contenere il dolore, oltre a favorire il normale processo di riparazione tessutale laddove, sia possibile senza la chirurgia.
Sicuramente sedute di Tecarterapia, laser ad alta potenza e onde d’urto, aiutano molto e favoriscono un recupero molto più veloce rispetto alla sola immobilizzazione tramite tutore.
Appena sono passati i giorni necessari alla riparazione, si passa ad una nuova fase in cui assieme al fisioterapista, si faranno esercizi per mobilizzare l’articolazione, e rinforzare la muscolatura che generalmente perde di tono in questo periodo di immobilizzazione.
In questa fase comunque, non vanno dimenticati esercizi propriocettivi, per migliorare l’adattabilità del ginocchio alle sollecitazioni.
Ricordo infine, di non sottovalutare mai, la forza ed il tono muscolare, della gamba, proprio perché rappresentano una naturale barriera che contrasta una distorsione al ginocchio.
David Di Segni
MDM fisioterapia Roma