Il pugilato è una disciplina assolutamente essenziale per chiunque decida di competere nelle Arti Marziali Miste. E’ impensabile salire sul ring o nella gabbia contro fighter versatili e completi come sono quelli attuali, senza essere preparati in questo tassello fondamentale del mosaico delle MMA.
Tuttavia il pugilato classico non è facilmente integrabile con lo stile di combattimento di un’artista delle MMA.
Ci sono infatti alcune differenze tra il modo di boxare di un pugile e il modo di boxare di un fighter delle MMA:
– Copertura durante un attacco al volto
I guanti utilizzati in un incontro di MMA, sono molto meno imbottiti rispetto a quelli usati nella Boxe (4 once contro 10 once). Questo garantisce una protezione minore nel momento in cui si riceve un attacco, per cui l’impatto che il fighter riceve è di molto differente. Un pugile può proteggersi assorbendo i colpi scagliati con i propri guantoni, mentre un combattente MMA è costretto ad usare gomiti ed avambracci. Per coprirsi da un diretto infatti, i palmi delle mani vengono posti sulla fronte, in modo tale che gli avambracci si pongano automaticamente nella corretta posizione. Per i ganci invece, si porta il palmo della mano sopra la nuca in modo che spalla ed avambraccio offrano una buona difesa andando a coprire quasi interamente la parte presa di mira.
– L’utilizzo del Jab
Il jab è pensato per intercettare/contrattaccare un attacco di potenza dell’avversario (es. ganci/montanti). E’ inoltre molto utilizzato per rompere il ritmo dell’avversario e mantenere la distanza. Un buon uso del Jab getta le basi per accorciare la distanza e per partire con un’efficace combinazione.
Nelle MMA viene spesso sostituito con diretti di potenza (portati con la mano posteriore ) o con ganci larghi risolutori, sicuramente più spettacolari ma anche molto più facili da intercettare e contrattaccare.
– Necessità di colpire in maniera più accurata
I guanti da MMA, come già detto, offrono meno protezione alle mani rispetto ai guanti da Boxe, per cui colpire una parte sbagliata, come ad esempio può essere il gomito dell’avversario chiuso nella propria guardia, può comportare il forte rischio di subire una frattura.
Benche’ esistano quindi differenze tra il boxare nel pugilato e il boxare nelle MMA, ci sono comunque alcuni aspetti che rimangono universali e quindi applicabili indifferentemente in una disciplina o nell’altra:
– Guardia alta e mento basso
La guardia è fondamentale per qualsiasi atleta si trovi a difendersi da colpi. Proteggersi sempre mantenendo alta la guardia, con il mento basso “nascosto” dalla spalla frontale è la base per la propria difesa. Le tempie ed il mento sono le parti più sensibili al Knock Down e per cui quelle che vanno maggiormente protette.
– Sfruttare il peso del corpo
Coordinandosi correttamente durante un attacco (utilizzando cioè la giusta tecnica), è possibile imprimere l’intero peso del corpo nel colpo scagliato. Gran parte di ciò è dovuto ad un corretto utilizzo delle gambe, le quali aumentano la rotazione del sistema anca-busto-spalla, causando un rilevante aumento di potenza del pugno sferrato.
– Rimanere leggeri sulle gambe
La mobilità è vitale perchè permette di intervallare la distanza d’attacco e la distanza di sicurezza. L’abilità di usare le tecniche di attacco efficacemente dipende fortemente da quanto buono sia il lavoro di gambe. La mobilità rende inoltre più difficoltoso l’attacco da parte dell’avversario.
– Muoversi verso il lato cieco dell’avversario
Muoversi nella giusta direzione, ovvero verso il lato della gamba anteriore della guardia dell’avversario, consente di tenersi lontano da quelli che sono i colpi più potenti, ovvero quelli portati utilizzando la torsione del busto.
-Utilizzo delle combinazioni
Il saper utilizzare sapientemente delle valide combinazioni di colpi è un notevole vantaggio. Soprattutto in un fighter di MMA può fare davvero la differenza, in quanto la maggior parte degli atleti tendono ad utilizzare maggiormente il colpo singolo risolutore.
Sostanzialmente dunque pur presentando degli aspetti che con il passaggio alle MMA dovranno poi essere rivisti, un background pugilistico è altamente consigliato a tutti coloro che abbiano intenzione di competere nelle Arti Marziali Miste.
Con la collaborazione di Maurizio Macrina