Una cosa è perdere ed un’altra è venire annientato di fronte ai tuoi fan, ai tuoi amici, alla tua famiglia, in un incontro chiave della tua carriera. Alexander Gustafsson non è riuscito a digerire facilmente quanto successo nel match con Anthony Johnson…
Come tutti ricorderete, lo scorso 24 Gennaio Alexander Gustafsson ed Anthony Johnson si sono affrontati con in palio l’opportunità di affrontare Jon Jones per il titolo dei pesi massimi-leggeri dell’Ultimate Fighting Championship.
L’evento si teneva a Stoccolma (Svezia), città di Alexander Gustafsson e questo rappresentava per l’atleta fonte di grande motivazione, ma anche di grande responsabilità.
Il match non è purtroppo andato bene per lo svedese. Anthony Johnson si è infatti sbarazzato di Alexander Gustafsson in poco più di due minuti per mezzo di un netto TKO.
Ora, a qualche mese di distanza e con un nuovo match in programma, “The Mauler” ha voluto rilasciare delle dichiarazioni riguardanti quel match e le conseguenze psicologiche di quella sconfitta…
E’ stato sicuramente il periodo più difficile della mia vita fino ad ora. Ho pensato davvero seriamente di chiudere con le MMA. Non mi importa del titolo, il problema è quanto successo di fronte al mio pubblico. I miei cugini erano li. E’ stata davvero durissima. Non avevo voglia di continuare. Sono stato ad un passo dal ritiro, ma ho ricevuto grande calore dai fan, dalle persone che amo e dal mio team. Ho dovuto ingoiare quel boccone amaro e ora ho un nuovo incontro in programma che mi motiva davvero molto. Se non avessi avuto voglia di combattere ancora mi sarei ritirato, ma desidero andare avanti e non c’è alcun dubbio riguardo questo. Nessuno mi sta spingendo a farlo. Non combatto per i soldi, ma per diventare il migliore del mondo.